G.A.N.V. – Continuano le ricerche storiche sul territorio valtorrese

G.A.N.V. – Continuano le ricerche storiche sul territorio valtorrese

Non è un mistero che noi del G.A.N.V. abbiamo a cuore molti siti presenti nel territorio valtorrese
particolarmente interessanti a livello storico e archeologico, tanto da continuare a studiare e
ricercare più informazioni e dati possibili, con l’obiettivo finale della loro valorizzazione, della loro
salvaguardia e, quando possibile, del loro recupero.
Tre di questi sono stati oggetto di una visita insieme al Dott. Simone Caldano, che ho deciso di
contattare per avere approfondimenti in seguito a delle mie ricerche sui ruderi del vecchio Castello
sito in località Castello.
Il Dott. Caldano, uno dei massimi esperti in storia e architettura medievale, Professore in Storia
dell’architettura dell’Università degli Studi di Ferrara e dell’Università degli Studi di Firenze,
ricercatore presso la Sapienza Università di Roma, nonché Presidente dell’Associazione “Piemonte
Medievale. Paesaggi Arte e Storia” e autore di diverse e note pubblicazioni, ha trovato subito
interesse verso il nostro territorio, già oggetto di suoi studi riguardanti la Chiesa di Santa Maria
della Spina a Brione.
Abbiamo accompagnato (con tutte le precauzioni e nel rispetto delle nuove disposizioni per evitare la
diffusione del COVID-19) il Dott. Caldano e un suo collaboratore domenica 21 febbraio 2021 a
visitare i ruderi del vecchio castello, il cerchio di Airal/Buttiberghe e la Chiesa di Santa Maria della
Spina con il suo sottotetto.
Numerosi sono stati i punti di riflessione e analisi durante e dopo la visita. Attuale oggetto di studio
dal parte del Professore è l’antica Chiesa di Brione, che potrebbe culminare con un approfondito
saggio, mentre per quanto riguarda il Castello, una sua ipotesi è che il fulcro della fortificazione
(databile intorno all’XI secolo) fosse una sorta di dongione, cioè un ridotto fortificato dotato di
torre, ulteriormente protetto da una seconda cinta muraria, costruita a distanza di alcuni metri che
proteggeva le pertinenze del castello. La torre doveva trovarsi in corrispondenza di un avvallamento
alla sommità della collina.
Riguardo al cerchio di Airal, notevole è stato il suo stupore nella visita, e non resta che attendere le
indagini archeologiche, ricordando che il Gruppo Archeologico Naturalistico Valtorrese si
impegnerà attivamente e fin da subito nella sua valorizzazione e conoscenza.
Ringrazio personalmente il Prof. Caldano per la visita, che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti
e l’inizio di una serie di collaborazioni tra l’Associazione “Piemonte Medievale” e il G.A.N.V.

Il Presidente del G.A.N.V.
Nicolò Vogogna

 

1 commento
  1. Bruno
    Bruno dice:

    Articolo interessante anche in questo momento particolare pur con tutte le precauzioni è difficile mantenere gli obiettivi del
    gruppo. Ma non demordendo alcuni risultati sono stati ottenuti e di importanza rilevante per per il gruppo stesso.
    Ringrazio la Pro Loco per il supporto datoci anche in questo momento difficile per tutti e do appuntamento alle prossime notizie
    o avvenimenti eventuali.
    Bruno Bertolotto

    Rispondi

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