Vola nei nostri cieli: l’Airone Cinerino

E' ormai comune, per chi frequenti la natura delle nostre parti con spirito di osservazione, incontrare, lungo il greto dei corsi d'acqua di una certa portata, un uccello di grandi dimensioni con lunghe zampe e tipico colore grigio; si tratta dell'Airone cinerino (o cenerino che dir si voglia) noto scientificamente come Ardea cinerea (Linneo).

Ardea cinerea (01)

Tassonomicamente, quest'uccello è stato di recente spostato dall'ordine Ciconiiformi a quello dei Pelicaniformi. L'Airone cinerino presente nei nostri territori, e in tutt'Italia, appartiene alla sottospecie Ardea cinerea cinerea ma se ne conoscono altre tre sottospecie: Ardea cinerea jouyi vivente in Corea, Ardea cinerea firasa tipica del Madagascar e Ardea cinerea monicae della Mauritania.
L'habitat originario di questo volatile è costituito da zone umide pianeggianti; quindi non ci si aspetterebbe di avvistarlo in ambienti di montagna medio – bassa. Com'è possibile che ora l'Airone cinerino abiti, anche se non in maniera massiccia, territori non prettamente confacenti alla sua ecologia? La risposta deve essere cercata nella progressiva mancanza in pianura di zone adatte alla nidificazione cioè di boschi. Questo fattore avrebbe spinto Ardea cinerea alla colonizzazione di aree alquanto inconsuete che non si limitano ai boschi di bassa montagna costeggianti i torrenti, ma toccano anche alcuni parchi cittadini purchè alberati e, ovviamente, vicini a corsi d'acqua (colonie di Aironi cinerini sono segnalate in Torino).

Ardea cinerea (02)
Le zone di bassa valle si trovano così ad ospitare un uccello che, sino a qualche anno fa, non era presente se non in sporadici casi. Vediamo allora di conoscere un po' meglio questo nostro nuovo coinquilino di carattere mite e riservato.
L'Ardea cinerea ha un aspetto slanciato conferitogli dalle lunghe zampe, dal collo e dal becco anch'essi allungati. Come recita il nome stesso, la colorazione predominante è il grigio cenere. Nell'adulto la testa, il mento ed il petto sono bianchi. Caratteristiche sono le due lunghe penne nere che, partendo dalle sopracciglia, giungono sin dietro al collo. Il piumaggio delle ali evidenzia le remiganti di color grigio chiaro nella parte inferiore e le penne copritrici che sono ancor più chiare. A terra, in posizione eretta, l'Airone cinerino mostra, nell'area corrispondente alla spalla, una zona di color nero tipica della specie. Il becco allungato è di colore giallo come del resto l'iride oculare, mentre le lunghe zampe sono brune e modificano l'intensità della loro colorazione al variare dell'età.
Il dimorfismo sessuale è praticamente assente, unica differenza apprezzabile è la taglia leggermente più grande nel maschio.
Spesso questo bellissimo uccello si vede volare nel cielo delle nostre valli con una tipica postura: collo tirato all'indietro, sino a portare la testa in linea con il margine anteriore delle ali, e zampe distese a formare una linea retta con il corpo.
L'alimentazione dell'Airone cinerino è costituita da pesci, anfibi, rettili, crostacei e insetti che caccia lungo i corsi d'acqua. Sovente ingurgita dei vegetali che non hanno scopo nutritizio bensì concorrono alla formazione di boli alimentari di rigetto.
Il comportamento trofico dell'Airone lo colloca al vertice della piramide alimentare come superpredatore poichè si ciba di altri predatori. L'attività legata all'alimentazione si svolge durante l'arco dell'intera giornata e la tecnica più usata è il cosiddetto standing cioè l'attesa da fermo. La pratica dello standing non esclude altre tecniche di caccia come il tuffarsi o il correre per poter assestare un veloce colpo di becco alla preda.

Ardea cinerea (03)
L'ambiente di vita di questa specie, che non è migratrice, è sempre legato alla presenza dell'acqua da cui trae nutrimento.
Verso la fine di febbraio l'Ardea cinerea inizia la costruzione di un nuovo nido, alquanto voluminoso, o il recupero di uno preesistente, sfruttando, per queste operazioni, la parte più elevata degli alberi. La femmina depone 4 o 5 uova di color blu – verde chiaro che, nelle nostre vallate, raggiungono dimensioni medie pari a mm. 61 x 43 (Hancock e Kushlan, 1984). Le uova deposte possono essere oggetto di predazione da parte della Cornacchia grigia che, localizzato il nido grazie all'ancor scarsa copertura vegetale, organizza un vero e proprio attacco costituendo un piccolo gruppo di aggressori che mette in fuga i genitori per impossessarsi delle uova. Un pericolo meno comune è la predazione delle uova da parte di rapaci come la Poiana, il Falco e il Nibbio. Nel disgraziato caso di predazione delle uova, la coppia di Aironi provvede, generalmente, alla deposizione di una seconda covata.

Ardea cinerea (04)
Dopo circa 25 giorni di cova, dalle uova schiudono i pulcini che vengono nutriti da entrambi i genitori direttamente o con cibo rigurgitato. Trascorsi altri 25 giorni circa, i piccoli cominciano a lasciare il nido che abbandoneranno definitivamente all'età di 50 giorni circa.

La “carta d'identità” dell'Airone cinerino

PHYLUM : Cordata .
SUBPHYLUM : Vertebrata .
CLASSE : Aves (Uccelli) .
ORDINE : Pelicaniformes .
FAMIGLIA : Ardeidae .
SOTTOFAMIGLIA : Ardeinae .
GENERE : Ardea .
SPECIE : cinerea .
SOTTOSPECIE : cinerea .

5 commenti
  1. bruno
    bruno dice:

    Come sempre da parte di Visetti articolo interessante e che ci da notizie su un frequentatore del territorio di
    Val della Torre.
    Ormai dire bravo è dire poco, quindi dovrò trovare qualche cosa per esprimere la nostra gratitudine per quello che fa.
    Attenderò il prossimo articolo per scriverlo, per adesso BRAVO.

    Rispondi
  2. anna
    anna dice:

    Farò molta piu attenzione ad osservare il greto dei fiumi, vorrei anch’io incontrare un airone cenerino, visto che frequenta il nostro territorio e non lo sapevo! grazie Visetti

    Rispondi
  3. Giovanni Visetti
    Giovanni Visetti dice:

    Ringrazio tutti per ciò che scrivete nei miei confronti. Ciò che faccio lo faccio per passione cercando di fare del mio meglio; spero di riuscirci. Grazie ancora

    Rispondi

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